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lunedì 24 maggio 2010

"L'interista strafottente (ovvero: per gli amici il para-culo)"

Andiamo avanti col secondo esemplare rospante, il secondo in elenco, ma non in ordine di tempo..quello va un po' a caso, a seconda dell'ispirazione.
Dunque, il secondo -dicevo- buffo bufo, è originario di Milàn city..ora, nell'immaginario collettivo, Milano è sì smog, nebbia e tangenziale, ma è anche moda, glamour e milano da bere, mentre i Milanèsi sono quelli che parlano con le E spalancate, che si vestono con gusto irreprensibile, che sono sempre così avanti da doppiare te -sfigato cittadino del resto del mondo-, che sono sempre immersi in festini, parties, aperitivi, vernissages, battute di shopping in boutiques esclusive che tu a 50km di distanza non sapresti neanche nominare, ma soprattutto: sono ricchi sfondati.
Il buffo-bufo "L'interista strafottente (ovvero: per gli amici il para-culo)" è il milanese doc dell'immaginario collettivo: è figlio di papà, peraltro importante professionista, è uno studente svogliato di business, ha una casa in centro, ed è un figo da paura. Ci siamo conosciuti per varie vie, ci siamo piaciuti(veramente???) ed abbiamo deciso che sarebbe stato carino se io fossi andata a trovarlo.
Va bene, già sta cosa io vengo da te sarebbe stata discutibile, di solito è l'uomo che alza la chiappa piatta e va dalla donna..ma già a 20 anni avevo capito dove si andava a parare coi rospi..comunque, presi il mio treno ed andai su..mi venne a prendere, facemmo un giro e finimmo da lui...a me piaceva da pazzi, l'interista..così finimmo in camera sua...e lì l'amara scoperta..se il resto del corpo era quello di un ragazzo di 20 anni, il suo cervello e il suo attributo -e ci sta la simmetria fra le due cose visto che nei maschietti si contendono fifty-fifty il comando della nave- erano fermi all'età dei plasmon, sia come dimensioni che come capacità di essere utilizzati.
Dopo PARECCHIA fatica, finalmente l' "L'interista strafottente (ovvero: per gli amici il para-culo)" lasciò andare l'ansia, ed arrivammo anche al punto di sperimentare un'altra parte della casa.
Dopo pranzo, ci dirigemmo verso il centro, facemmo un giro e verso sera mi accompagnò in macchina al treno, facendomi scendere dall'auto quasi in corsa e per giunta dall'altra parte della Stazione perchè *lui* doveva andare dal dentista..
Fra l'altro..quella giornata non so come ma arrivò alle orecchie di mia madre!perchè, in fondo, le mamme sono mamme ma mica sceme, se la intagliano velocemente da un minimo indizio, che nel mio caso credo sia stata una telefonata alla PV, la mia amica del cuore..così si incazzò come un lupo mannaro, ed una mattina di pochi giorni dopo mi svegliò bruscamente per andare con lei, e mi tenne il muso per metà mattina sinchè sbottò con un checazzoseiandataafareamilano; io ovviamente rimasi fedele al mantra NEGARESEMPRENEGARE, vacillai solo ad un certo punto causa sensi di colpa, ma mentre stavo per vuotare il sacco fortunatamente lei mi precedette dicendomi che se avesse saputo che chissà cosa avevo combinato (a 20 anni??mica ne avevo 12!!) non mi avrebbe fatta partire..per l'Erasmus!! Beh...10 years later, mia madre ufficialmente sa ancora che sono andata a trovare "la Claudia ed i suoi amici".
Nelle vacanze di Natale tornai dall'Erasmus, e portai un presentino al Bufo buffo, perchè mentre io girovagavo per il mondo, comunque ci sentivamo spesso. Era sempre un sabato. Già poco prima dell'arrivo del treno in Stazione capii che sarebbe stata una giornata decisamente faticosa. Gli mandai un sms per avvertirlo che stavo lì vicino, mi rispose che, in pratica, la sera prima era andato a sversarsi col fratello x festeggiare non so cosa, per cui si era appena svegliato, suo padre era a casa, e quindi forse era il caso io lo raggiungessi nei pressi di casa sua..ora, io non avevo ancora cominciato a compiere atti osceni di shopping con regolare continuità in quel di Milàn, ergo non sapevo dove mi trovavo, come muovermi, dove prendere la metro -che in città da me non esisteva neppure e io conoscevo solo perchè in passato avevo vissuto a Londra- e tanto meno sapevo dove cazzo abitasse lui.
Mi incazzai non poco, lui rispose che se era così tanto valeva me ne tornassi a casa, gli dissi allora di andar a dar via i ciap, e stavo per fare il biglietto quando mi arrivò un suo sms di scuse, in cui diceva che stava arrivando. Ed effettivamente arrivò. Ci dirigemmo verso il centro fermandoci ad un bar per fargli fare colazione con cappuccino e cornetto, si offrì di pagarmi la colazione (grazie, troppo buono..) ma ero talmente ingrugnita che avrei potuto fargli il cappuccino flambè producendo fiamme per autocombustione..nel frattempo gli porsi il regalo -che ormai avrei voluto avvolgergli stretto stretto al collo sino a farlo soffocare- producendo in lui commozione ma anche un lieve imbarazzo perchè lui, per me, non aveva portato neppure un acaro. Una volta in centro, però, mi portò davanti ad un negozio di un noto brand e mi disse "scegli quel che vuoi".
Tu sì che sei un uomo che conosce le donne. Che classe!Io scelgo, tu paghi!!
Imbarazzata -forse mi voleva rendere la pariglia??no, troppo poco arguto per una sottigliezza di questo tipo- gli dissi di fare lui..così entrò e ne uscì poco dopo con un pacchetto che a Natale poi avrei scoperto contenere una t-shirt, peraltro mooolto carina.
A quel punto però mi ero resa conto che non ce la potevo fare.
Ero giovane, ma il mio spirito darklady era già uscito in quel dell'Erasmus (forse un po' troppo irruento ed estremo, infatti negli anni successivi, fino ad oggi, s'è proprio prosciugato) ed avevo capito che quello non era un milanese da bere, ma un emerito PIRLA!
Così, una volta seduti in pizzeria, temetti che avrei dovuto pure pagarmi la pizza o addirittura offrirgliela, e siccome in fondo non avevo neppure voglia di farmela offrire, gli dissi "torno subito, vado al bancomat" ed andai a fare appunto prelievo di contante..trovai lo sportello a circa 5km di distanza. Lui, come tutti gli uomini, mentre io parlavo, esibiva sopra la testa la cosidetta bolla di Homer con le scimmiette che suonano i piatti, e capì che andavo in bagno..come mi raccontò al mio ritorno, non vedendomi tornare dopo un paio di minuti si spaventò e pensò mi fossi sentita male, venne a controllare e seppe solo allora dalla cameriera che ero uscita.
Dopo la pizza, mi portò al cinema...il pianista...film fighissimo, ma forse un "vacanze di natale da qualche parte" sarebbe stato più adatto a due ventenni in gita d'ammmmore.
Nel frattempo si era fatto sera ed io dovevo avvicinarmi alla stazione; prendemmo il tram perchè potesse accompagnarmi, e lì mi chiese, in modo del tutto innocente, se poteva scendere qualche fermata prima chè andava a vedere la partita da un suo amico: "sai, gioca l'inter".
Sìsì.
Vai vai.
Scesi alla fermata giusta, presi il mio trenino, il mio regalino -che lo stordito aveva pur abbandonato in giro, quindi avevamo dovuto pure scendere dal tram per andare a recuperarlo- e non lo cercai mai più.
L'ho sentito e visto un'estate di parecchi anni fa, forse quella stessa estate.
Venne al mare da me.
Lo presi per il para-culo per l'intera giornata.
I soliti 10 anni dopo, con l'avvento di facebook mi è venuta voglia di vedere come fosse diventato, magari riprendere l'amicizia.
L'ho trovato.
Sto tirando su col naso.
E chi mi conosce di persona sa che quando tiro su col naso esprimo, in ordine vario ed eventuale: stupore, schifo, dissentimento, ilarità, presa per il para-culo, sgomento.
Ecco. Ha preso almeno 20 chili, ha la buzza da birra, i capelli radi, lo sguardo spento..e sembra una salsiccia..ma soprattutto: nella vita non fa assolutamente una cippalippa.


Morale: non è tutto oro quel che luccica.

Scheda de: "L'interista strafottente (ovvero: per gli amici il para-culo)"

Tipo di stagno: uno stagno esclusivo, omnicomfort, foglie di ninfea ben battute, acque chiare ed incontaminate, soci dello stagno solo animali a sangue -freddo- blu, e germani reali
Cibo preferito: molluschi
Carattere: scostante, egocentrico, strafottente, fa l'elitario salvo scaldarsi come un hooligan nei momenti importanti
Caratteristica basilare: la R moscia e zero rispetto per il prossimo

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